La provincia di Udine in Friuli è quella che offre al visitatore che proviene da fuori regione o dall’estero, più possibilità. Questo perchè in un territorio tutto sommato piccolo raccoglie bellezze naturalistiche, splendidi borghi e testimonianze di una storia lunghissima, con resti archeologici addirittura risalenti alla preistoria.
La vostra visita in questa provincia può sicuramente iniziare dal capoluogo Udinese a cui dedicare almeno due giorni. Tra i must di Udine sicuramente il castello con i Civici Musei cittadini, piazza Libertà con la loggia del Lionello, il duomo e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, le bellissime via Mercato Vecchio e Piazza San Giacomo. Via Mercato vecchio, insieme a Via Rialto, Galleria Bardelli e Via Poscolle sono le vie dello shopping ad Udine.
Una giornata intera va sicuramente dedicata a Cividale del Friuli. Cividale è un antico borgo fondato direttamente da Giulio Cesare, non a caso il suo antico nome fu “Forum Juli” ovvero foro di Cesare. La risposta alla domanda “cosa visitare a Cividale” è davvero facilissima, poiché in poche ore potrete ammirare testimonianze storiche che vanno dagli antichi romani fino alla prima guerra mondiale. A Cividale le tappe obbligate sono il ponte del Diavolo, Corso Mazzini, il duomo, il Tempietto Longobardo e l’ipogeo celtico, la statua di Giulio Cesare, piazza Paolo Diacono in cui sorge la casa del celebre Patriarca aquileiese.
A pochi kilometri da Udine possiamo trovare la bellissima Palmanova. La città stellata fondata dai veneziani nel ‘500 che ha la particolarità di avere una forma a stella con una piazza centrale esagonale sulla quale si aprono i tipici edifici cinquecenteschi e barocchi.
Ad ovest di Udine, troviamo la bellissima Villa Manin, una villa in Stile Palladiano in cui soggiornò a lungo Napoleone. Con i suoi bellissimi giardini Villa Manin è anche uno dei principali poli museali della regione Friuli.
Per concludere potete visitare il borgo Medievale di Venzone vero e proprio simbolo della mirabile opera di ricostruzione seguita al tragico terremoto del ’76.